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Reggio, la Patrona torna “a casa” accompagnata dai fedeli

Reggio, la Sacra Effigie trasferita dal Duomo all’Eremo. Ieri la terza processione dopo lo stop per il Covid e il restauro dell’antica “macchina a braccia”

Domenica di tempo clemente, mite, pur a seguito di una lunga, fredda, nottata di vento e di pioggia. È stato con questo clima che Maria, Madonna della Consolazione, Patrona di Reggio, ha voluto fare ieri ritorno a “casa” concludendo la permanenza in Duomo cominciata nella seconda domenica di settembre. Tra due ali di fedeli.
Domenica scorsa, come si sa, il maltempo (era stato diramato l’allerta meteo arancione dalla Protezione civile) aveva consigliato e causato il rinvio della processione di ritorno all’Eremo ad una giornata migliore. Ecco che ieri mattina una volta constatato il mutamento meteorologico è stato deciso di dare “disco verde” alla risalita della Sacra Effigie.
Pertanto, dopo la messa delle 11 officiata in Cattedrale da don Sergi, i portatori della Vara con il presidente Gaetano Surace hanno preparato il tempio, secondo tradizione, per favorire all’interno il passaggio in vista della partenza guardando verso piazza Duomo. E a pochi giorni dalla solennità dell’Immacolata concezione.
Quella di ieri è stata la terza uscita pubblica dopo il restauro della “macchina a braccia” che sorregge il dipinto del Capriolo. Il percorso è stato effettuato a ritroso rispetto alla discesa settembrina. Il secondo corteo era avvenuto il martedì successivo, nel centro cittadino.

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