Il Comune di Reggio Calabria, come era già emerso nei mesi scorsi, è tornato in un condizione di deficitarietà strutturale dal punto di vista economico e dal primo gennaio 2023 entrano in vigore le penalità previste dal testo unico degli enti locali. Sono stati dichiarati decaduti cinque dirigenti e altri due figure di alta professionalità. È un provvedimento automatico («Il Testo Unico degli enti locali espressamente prevede “il contratto a tempo determinato è risolto di diritto nel caso in cui l’ente locale dichiari il dissesto o venga a trovarsi nelle situazioni strutturalmente deficitarie”)».
È così è stato per: Santo Coppola e Bruno Doldo, Giuseppe Quartuccio, Domenico Richichi, Massimo Rizzuto, nonché con le Alte Specializzazioni: Carmelo Gelonese e Daniela Pirrottina i cui contratti sono stati risolati a partire dal primo gennaio. Questo alla luce del bilancio approvato nei mesi scorsi: «dalle risultanze del Rendiconto della Gestione Finanziaria anno 2021, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 35 del 14 giugno scorso, il Comune di Reggio Calabria, in applicazione delle disposizioni di cui all’art. 242 del Tuel, fatte salve sopravvenienze normative, a decorrere dal primo gennaio è da considerarsi ente in condizioni strutturalmente deficitarie».
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