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San Ferdinando, randagi uccisi con esche avvelenate

San Ferdinando, la denuncia del sindaco ai Carabinieri

Su segnalazione di alcuni abitanti e animalisti, il sindaco di San Ferdinando ha segnalato l’uccisione di animali randagi mediante l’abbandono indiscriminato di esche e cibo avvelenato in area pubblica. Si tratterebbe dell’ennesimo caso, riscontrato pochi giorni fa a Eranova (Villaggio Praja), che ha indotto il sindaco Gianluca Gaetano a depositare denunzia contro ignoti alla locale Stazione dei Carabinieri.
Il comandante Francesco Vadalà ha tempestivamente adottato tutte le misure utili alla individuazione dei responsabili e al perseguimento dei reati a termini di legge.
No, dunque, all’uccisione di cani e gatti randagi con esche e bocconi avvelenati e maggiore attenzione dei cittadini per gli amici pelosi. «Registriamo con favore, a tal proposito, l’impegno assunto dall’Asp per realizzare i canili sanitari di Cittanova e Sant’Agata di Bianco utilizzando i 270.000 euro che sono fermi alla Regione Calabria da quattordici anni – ha aggiunto il sindaco Gaetano –. Se dovessero insorgere problemi tecnici, esiste l’alternativa di Palmi e Melito Porto Salvo».

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