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Reggio, un bene confiscato e riqualificato grazie ai fondi Pnrr

La delibera della Giunta comunale avvia l’iter dell’operazione

La sede del Comune di Reggio Calabria

Una palazzina di cinque piani, nel cuore del centro storico, sottratta alle cosche “trasformata” in sede istituzionale, grazie ai finanziamenti del Pnrr. Un percorso avviato da Palazzo San Giorgio che ha approvato una delibera di Giunta in cui si formalizza una manifestazione preliminare di interesse all’acquisizione al patrimonio comunale del bene immobile confiscato e non accatastato.
Una struttura dell’ampio “pacchetto” della confisca immobiliare a Gioacchino Campolo potrà essere restituita alla comunità per diventare un simbolo della cultura della legalità. Come previsto dalla normativa nata dall’intuizione di Pio La Torre riportata nel testo della delibera di Giunta «la concreta utilizzazione di un bene sottratto alla criminalità organizzata, attraverso l’acquisizione al patrimonio indisponibile comunale per le finalità istituzionali nell’ambito di un ciclo virtuoso di recupero e valorizzazione, ha anche elevato valore simbolico rappresentato alla trasformazione di un bene di provenienza illecita in risorsa concreta per gli Enti pubblici e la collettività amministrata e strumento per l’affermazione dei principi di legalità e democrazia nella comunità».

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