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Reggio, torrenti e corsi d’acqua. Nuove regole per la tutela

Lo strumento adottato dalla Città Metropolitana. L’obiettivo: difendere il territorio da erosione e dissesto

Nuove regole per il prelievo del materiale dal letto dei torrenti e dei corsi d’acqua. Intervento che guarda in due direzioni; su un fronte infatti si promuove il ripascimento del litorale e dall’altro si mantiene più pulito e in sicurezza il greto dei corsi d’acqua. Nuove disposizioni adottate dalla Città Metropolitana che ridisegnano con una nuova filosofia improntata alla cura del territorio questo aspetto. L’idea è quella di consentire di estrarre materiale litoide dalle fiumare sovalluvionate che proprio per la presenza di eccessiva quantità di materiale non riescono a portare fino alla foce, quindi al mare, la sabbia che contribuisce al ripascimento naturale delle spiagge.

Al tempo stesso l’operazione non viene autorizzata nei corsi d’acqua in cui già il materiale litoide scarseggia. Non solo, sono rivisitate anche le quantità. Secondo la disciplina in vigore fino ad ora si tratterebbe di cinque mila metri cubi che si potrebbero estrarre anche senza una preventiva verifica rispetto alla tutela del territorio. E per di più non verrà più concesso sic et simpliciter, come è fino ad oggi successo. Le nuove regole prevedono che ogni intervento sia “accompagnato” da una manifestazione di interesse, chi presenterà il progetto adeguato rispetto all’utilizzo del materiale.

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