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Reggio, l’isola ecologica di Ravagnese destinata ad attendere ancora

È andata deserta la gara finanziata attraverso il React Eu. Si allontana l’obiettivo del 65% della raccolta differenziata, tra bandi da rifare e il nuovo piano di raccolta dei rifiuti fermo

Nessuna delle venti imprese invitate ha presentato un’offerta. La gara per la realizzazione della seconda isola ecologica del territorio è andata deserta. Dopo anni di tormentate vicende burocratiche sembrava che finalmente si potesse realizzare la struttura che dovrebbe affiancare l’unica isola ecologica del territorio quella di Condera. E anche su quel fronte il progetto per l’ampliamento che sembrava ai nastri di partenza si è di nuovo arenato.
Come dire una serie di vicende che frenano i progetti e le speranze degli amministratori di Palazzo San Giorgio. L’obiettivo ambizioso era di raggiungere il 65% di raccolta differenziata ma questi numeri oggi appaiono utopistici. Il piano nuovo piano di raccolta previsto, scritto a più mani con la collaborazione del Conai, infatti è fermo per via del contenzioso senza fine legato al bando dei rifiuti. Si sperava che la combinazione tra l’ampliamento di Condera l’apertura di Ravagnese e le nuove modalità di raccolta potessero far migliorare i dati che secondo il report di Legambiente vedono la città dello Stretto agli ultimi posti, (peggio fa solo Crotone). Nel 2021 Reggio Calabria, perdendo l’8,2%, scende al 29,2%. Eppure sembrava che fosse la volta buona. Dopo mesi di silenzio il bando per la realizzazione della seconda isola ecologica, aveva puntato sulla modalità interamente telematica attraverso i canali della pubblica amministrazione.

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