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Reggio, plesso Ibico: dopo 12 anni di degrado la scuola vicina alla riapertura

Il plesso di Santa Caterina dell’Istituto Archi-Falcomatà è stato vandalizzato più volte e persino incendiato

Dopo anni di silenzi, questa volta pare che si possa scrivere una nuova pagina per il plesso Ibico di Santa Caterina. A meno di due mesi dall’approvazione in giunta del progetto esecutivo, arriva la gara per gli interventi di adeguamento/miglioramento sismico e successivi lavori di rifunzionalizzazione con interventi edilizi ed impiantistici. Un’operazione da 2,6 milioni finanziata attraverso le risorse europee del Por Fers, Agenda Urbana. Il consigliere delegato, Carmelo Romeo aveva indicato una tabella di marcia spedita. «Entro l’estate si potrebbe aprire i cantiere» aveva sostenuto all’indomani dell’approvazione del progetto. Adesso la pubblicazione della gara, una procedura negoziata, senza bando, mediante richiesta di offerta aperta sulla piattaforma del mercato elettronico della Pubblica amministrazione con consultazione di tutti gli operatori economici iscritti. La selezione avverrà secondo il criterio del prezzo più basso.

Come dire dopo oltre dieci anni di chiusura forse la struttura incendiata, abbandonata, avvolta dal degrado potrà essere restituita ai bambini della popolosa comunità di Santa Caterina. La svolta con l’approvazione del progetto operazione inserita nel piano triennale delle opere pubbliche (da diverso tempo ormai) che verrà finanziata attraverso i canali dei fondi Por Calabria.
A distanza di circa due anni dall’incendio che ha aumentato l’entità dei danni alla struttura arriva il disco verde da parte degli amministratori. Più volte in questi anni da Palazzo San Giorgio si è annunciato come imminente l’avvio dei lavori per il plesso di Santa Caterina che fa parte dell’Istituto comprensivo Archi Falcomatà, salvo poi ricadere nel silenzio. Ma questa volta pare che la riapertura possa essere qualcosa in più di una speranza.

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