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Acqua, “bollette pazze” a Reggio: è caos tra fatture già pagate e cartelle prescritte

La denuncia dell’Unione nazionale consumatori

Sembrava ormai superata la polemica sulle bollette dell’acqua a Reggio Calabria. Il Comune aveva preso precisi impegni con l’Antitrust relativi alla prescrizione biennale del credito per il servizio idrico, ma evidentemente la situazione non è migliorata. Questo stando a quanto sostiene l’Unione nazionale consumatori che non usa mezzi termini: «È in atto una vera “schizofrenia tributaria” che trova nelle richieste di pagamento del servizio idrico il suo apice di delirio».
Il presidente dell’associazione, Saverio Cuoco, chiede interventi risolutivi per «incapacità a gestire un sistema tributario affetto da patologie organizzative gravi e manifesti errori nelle richieste inviate agli utenti, tali da non etichettare più il fenomeno quale “bollette pazze”, ma piuttosto un sistema “impazzito” e non più gestibile nel suo complesso. Verifichiamo quotidianamente presso la sede dell’associazione i macroscopici errori, più volte denunciati nel tempo, contenuti negli avvisi di pagamento del servizio idrico e sui tanti avvisi di accertamento esecutivo degli stessi, che presupporrebbero un atto inviato in precedenza del tutto inesistente».
Secondo l’associazione quindi si ripeterebbero gli stessi errori del passato. Come si ricorderà l’Antitrust ha evidenziato il mancato rispetto delle modalità informative (evidenziazione in fattura gli importi prescrittibili) previste dalla nuova disciplina sulla prescrizione biennale e il mancato riscontro e accoglimento delle istanze presentate dai consumatori per eccepire l’intervenuta prescrizione biennale.

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