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Reggio, l’uscita della Vara ostaggio del cantiere

Corsa contro il tempo per ultimare i lavori alla scalinata della Basilica dell’Eremo

L'area è stata cantierizzata da una decina di giorni. L'idea di riqualificare la scalinata della Basilica che conduce ai piedi della Patrona inizia a prendere forma, ma lentamente, troppo lentamente. Il rischio? Che arrivi settembre con la struttura delle scalinate ancora "incerottate" e il tradizionale abbraccio tra la città e la sua Patrona subisca delle varianti. È lotta contro il tempo, ma per scongiurare l'ipotesi di una rivisitazione al copione che si ripete immutato da secoli, il cantiere dovrebbe registrare un deciso cambio di passo. Del progetto si parla da anni. Nel dicembre del 2019 l'allora sindaco Giuseppe Falcomatà scelse di abbracciare l'appello dei frati Cappuccini e dei portatori della vara che da lustri lamentavano le condizioni poco adeguate degli scalini, e così inserì l'opera nella rimodulazione dei progetti dei Patti per il Sud. Erano stati destinati all'intervento 350 mila euro. L'anno successivo arrivò il disco verde al progetto. Ma poi nello stesso canale di finanziamento venne inserita un'altra opera: la riqualificazione delle scalinate di via Fiume. Non solo, le richieste pervenute successivamente all’approvazione del progetto da parte della Soprintendenza, con prescrizioni accorgimenti tecnici sulla struttura di via Fiume hanno comportato una variazione economica e dei ritardi. Solo che mentre l'operazione di via Fiume è praticamente ultimata per la scalinata dell'Eremo si è ancora in una fase iniziale. Il cartellone di cantiere del resto parla di una tempistica che ormai è abbondantemente superata: inizio lavori 1 febbraio, fine 4 giugno. Come dire quando l’opera doveva essere riconsegnata ultimata alla città ancora l’area non era neanche cantierizzata visto che i lavori alla Basilica sono stati avviati solo una decina di giorni addietro. Recuperare questo ritardo sembra davvero improbabile. Certo invertendo l’ordine nell’esecuzione dei lavori si sarebbe scongiurata questa attesa al cardiopalma. E l'associazione dei portatori della Vara non nasconde la sua preoccupazione. «Ci sembra assurdo oggi vedere la Vara prigioniera della Basilica» tuona il presidente Gaetano Suraci che incalza le istituzioni.

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