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Locri, malati di cancro senza cure perché... manca l’automobile

Abbiamo verificato la denuncia del Tribunale del malato: esito sconfortante. E i farmaci chemioterapici non possono essere trasportati da Melito

Ospedale Melito

La mancanza della disponibilità di un’auto medica idonea a trasportare dalla centrale di committenza di Melito Porto Salvo all’ospedale di Locri i farmaci necessari alla chemioterapia. È questo a impedire lo svolgimento del normale ciclo di cura dei pazienti nell’unità operativa di Oncologia.
È quanto abbiamo appreso dopo la denuncia lanciata nei giorni scorsi dal presidente dell’associazione “Tribunale del Malato” Pino Mammoliti che ha paventato il rischio concreto per i pazienti sottoposti a chemioterapia di doversi sobbarcare pesanti trasferte al “Tiberio Evoli” per potersi curare.
Un problema tecnico banalissimo, dunque che in effetti rischia di fare subire gravi conseguenze a pazienti malati di cancro. L’allarme lanciato da Mammoliti spicca in tutta la sua evidenza, tanto che lo stesso avvocato rilancia la gravità del problema «in prossimità del picco delle presenze turistiche dell’alta stagione estiva, quando anche il fabbisogno di questi farmaci aumenterà inevitabilmente».
Del resto, il problema dell’assistenza sanitaria spesso carente che diventa un ostacolo alle presenze turistiche nella Riviera dei Gelsomini (che di turismo potrebbe vivere dieci mesi all’anno) non è nuovo, visto che viene periodicamente evidenziato dal presidente del Corsecom Mario Diano, come anche durante l’ultimo incontro ufficiale a Siderno col direttore generale dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia.

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