Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Castrovillari, i sei quesiti “chiave” per fare luce sulla tragica morte della studentessa di Rizziconi Denise Galatà

Riparte l’attività di indagine sulle circostanze dell’incidente di rafting sul fiume Lao. Al lavoro il consulente della Procura e i periti di parte delle difese

Al via la seconda fase dell’attività di indagine incardinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari per far luce sulla morte della giovanissima Denise Galatà, la studentessa di Rizziconi deceduta nelle acque del fiume Lao mentre era impegnata nel rafting insieme ai compagni di scuola dell’Istituto “Rechichi” di Polistena.
Il consulente della Procura e i periti delle difese saranno impegnati nel secondo quesito previsto per le indagini preliminari, ossia la verifica, sotto ogni profilo, dei mezzi e di tutti i dispositivi di sicurezza utilizzati dalle guide del canoa club per la discesa del fiume Lao.
Tra i quesiti da esperire – sono sei in tutto – c’è l’accertamento delle condizioni meteo del 30 maggio, nonché l’allerta meteo gialla diramata dalla Protezione civile, la eventuale sussistenza di fattori di rischio nell’affrontare la discesa del fiume Lao nel percorso scelto, anche in relazione alla presenza di soggetti minorenni inesperti; il quarto quesito riguarda l’osservanza delle regole, scritte e non scritte, che disciplinano l’attività di rafting, sia in astratto, sia in relazione alle concrete situazioni di tempo e di luogo al momento dell’incidente; la verifica della correttezza del comportamento dei componenti del canoa club, non solo rispetto all’organizzazione dell’escursione, ma anche successivamente all’incidente sulla base di tutti gli elementi raccolti fin dal momento dei fatti, e con facoltà di assumere, da parte del consulente tecnico, ogni altra informazione rilevante per la ricostruzione dei fatti, anche avvalendosi dell’ausilio della Polizia giudiziaria procedente; la verifica di ogni altro elemento utile per la ricostruzione della dinamica dei fatti, con l’individuazione di condotte commissive/omissive, che abbiano avuto incidenza causale sull’incidente che ha determinato la morte di Denise Galatà, e sulla conformità di tali condotte.
Allo stato il consulente tecnico della Procura, l’ing. Viaggiani, ha espletato i termini del primo quesito, il quale riguarda strettamente l’individuazione dei punti in cui è avvenuto l’incidente mortale e il luogo in cui è stata ritrovata Denise. L’indagine procede verso la sua conclusione, senza tralasciare alcun dettaglio in relazione ai regolamento che governa la discesa del fiume sui gommoni, ma anche le condizioni meteo che determinarono l’allerta gialla registrata al momento della sciagura.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

Caricamento commenti

Commenta la notizia