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Peste suina, solo silenzi e confusione: dalla Piana di Gioia Tauro parte un grido d’allarme

L’associazione “Acr” di Gioia Tauro propone una serie di questioni irrisolte. «A due mesi dalla prima carcassa positiva si brancola nel buio»

Attività al collasso, settore ludico-ricreativo paralizzato, agricoltori sempre più stremati dai danni provocati dagli ungulati, incidenti e aggressioni sempre più frequenti. È la denuncia di “Acr”, associazione per la cultura rurale - sezione di Gioia Tauro che vorrebbe mettere in risalto una problematica che, ad oggi, affligge più regioni compresa la Calabria. «Unica differenza – evidenziano i rappresentanti di “Acr” Gioia Tauro – è che altrove, si sta cercando di arginare l’emergenza legata alla peste suina africana nel migliore dei modi, in quanto sono state attivate varie misure di contrasto così come previsto dalle normative vigenti (installazione della segnaletica in ingresso alle zone infette, allestimento di dispositivi di cattura nel rispetto delle norme vigenti, costruzione di barriere fisiche al fine di limitare gli spostamenti dei cinghiali e addirittura prendiamo come esempio la Liguria, via libera a migliaia di cacciatori anche nelle zone rosse per abbattere più animali possibili). Nella nostra regione, invece – rimarcano i soci di “Acr” Gioia – a distanza di due mesi dal primo ritrovamento di carcassa positiva, si brancola nel buio, tante riunioni, tante parole, tanta confusione, tanta diseguaglianza».
Secondo “Acr”, nelle riunioni si è parlato delle varie misure da adottare, ma nulla sarebbe stato fatto dagli organi competenti di quanto previsto dalle ordinanze volte a contrastare la peste suina: nessuna segnaletica, nessuna barriera di contenimento per delimitare il più possibile gli spostamenti degli animali, nessuna installazione di trappole per la cattura, nessuna delimitazione o recinzione attorno ai cassonetti nonostante l’ordinanza parla di obbligo, selecontrollori e bioregolatori pochi e in alcuni Ambiti territoriali di caccia addirittura ancora non operativi.

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