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Reggio, la mobilità green corre sulla ciclovia urbana

La Giunta approva il progetto finanziato con circa 4,5 milioni di euro attraverso il Pnrr. Reggio rientra tra le 40 città che ospitano le principali università, da collegare agli snodi ferroviari. Conto alla rovescia per il cronoprogramma che prevede l’aggiudicazione dei lavori entro settembre

La rivoluzione green in riva allo Stretto inizia dalla mobilità dolce, quella che si muove sulle due ruote della bicicletta. L'utilizzo di un mezzo simbolo della svolta ecologica viene incentivato dall’Europa anche attraverso le risorse del Pnrr, un'opportunità che il Comune di Reggio non vuole lasciarsi sfuggire e così si accelera sull'iter che prevede un cronoprogramma intenso. Infatti la Misura 2 “Rafforzamento mobilità ciclistica”, conta una ricca dotazione per la realizzazione delle “Ciclovie urbane” per il quale si prevede, entro il 2023, la costruzione di almeno 200 km aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane e, entro giugno 2026, la costruzione di almeno 365 km aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane da realizzare nelle 40 città che ospitano le principali università, da collegare a nodi ferroviari o metropolitani. Il Comune reggino rientra tra queste, risulta beneficiario di un contributo pari a 4,5 milioni di euro prevedendo in conformità del decreto, quali target da raggiungere, la realizzazione di complessivi 18 km di nuove piste ciclabili, di cui 6 km realizzati e collaudati entro il 31 dicembre 2023 e 12 km entro il 30 giugno 2026. Occorre fare presto per arrivare a dicembre pronti: per recuperare il ritardo accumulato in questi mesi si dovrà provvedere entro settembre all'aggiudicazione dei lavori. In vista di questo traguardo dopo una prima fase di pre-fattibilità svolta dal RUP con attività di indagine, verifica, ricerca, controllo, approfondimento, analisi e ricognizione dello status quo delle ciclovie sull’intero territorio del Comune è stato istituito, organizzato e convocato un tavolo tecnico con 17 stakeolders coinvolti, ravvisata la mancanza di un c.d. Bici Plan settoriale formalmente adottato, e pertanto, delle relative linee di indirizzo, degli obiettivi, delle strategie e delle azioni necessarie a promuovere lo sviluppo di tutti gli aspetti legati alla ciclabilità, per intensificare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane, sia per le attività turistiche e ricreative e a migliorare la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni, verificato il potenziale interesse di tutti i soggetti indicati nella pianificazione, programmazione, regolamentazione, autorizzazione, nel rilascio pareri per l’esecuzione dei lavori dei percorsi ciclabili urbani ed extraurbani, confermata la necessità di una concertazione concreta e fattiva di tutti gli enti.

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