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Carmelo Versace: «Siamo senza fondi da 10 anni. Servirebbero 500 milioni"

La difesa del sindaco facente funzioni della Città metropolitana. Secondo i calcoli di Palazzo Alvaro servirebbero circa 500 milioni di euro per rimettere in sesto un sistema viario devastato dai tagli alle risorse

«Abbiamo calcolato che per rimettere in sesto la nostra rete viaria, dopo 10 anni di mancati trasferimenti statali, servirebbero circa 500 milioni di euro». Il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace non gioca a nascondere la grave crisi che ormai da anni ha investito la viabilità provinciale, ma mette in chiaro quali siano i problemi con i quali ogni giorno l'Ente intermedio è costretto a confrontarsi: primo fra tutti la mancanza di trasferimenti da parte dello Stato.

«La Città metropolitana – dichiara Versace - vive in questo momento una situazione abbastanza particolare. Nonostante siano passati 8 anni da quando le sono state trasferite le funzioni e tra queste c'è la viabilità. Un settore quest'ultimo, voglio sottolinearlo, per il quale non sono previsti fondi nazionali per la gestione.
Nel 2011, la Provincia godeva di trasferimenti statali pari a 20,5 milioni di euro. Rispetto a quella data è stato aumentato di molto il patrimonio da gestire dopo il trasferimento di alcune importante arterie da Anas alla Metro city. Si tenga presente che quei 20 milioni del 2011 non bastavano già per gestire il patrimonio viario di allora, immaginate oggi come si possa fare non avendo fondi e con un numero di chilometri da gestire aumentato di molto. Per questo motivo in questi anni abbiamo accumulato un grande ritardo sulla manutenzione ordinaria».
Per fare fronte alla mancanza di finanziamenti certi nel corso dell'anno, i tecnici della Metro city e l'amministrazione hanno adottato metodologie diciamo “creative” per cercare di affrontare il problema della manutenzione.

«Abbiamo inventato un nuovo metodo di approccio per sopperire alle richieste che vengono dal nostro territorio – spiega Versace - attingendo spesso a dei fondi di protezione civile o del ministero dei Trasporti. Si tratta di fondi messi a disposizione delle Città metropolitane. Grazie a una buona dose di lungimiranza, questo ente ha deciso di dotarsi di una sua programmazione, creando delle schede tecniche puntuali che sono servite in questi anni per prendere e portare delle risorse che poi sono state messe a bando». Uno dei momenti spartiacque, racconta il primo cittadino metropolitano, è stati il 2018 quando nascono i problemi derivanti dal trasferimento delle competenze della Provincia alla Metro city: «Non è stato un momento semplice, purtroppo, perché ci portavamo dal passato una serie di problemi nella gestione della rete viaria e anche la stagione degli incendi nel 2021 (che ha causato 13 morti) ha inciso negativamente non solo sulla viabilità, ma su tutto quello che gira intorno al sistema viario. In un incontro in Prefettura eravamo riusciti a ottenere un ingente ristoro per il nostro territorio dalla Protezione civile.

Fondi che, però, non sono mai arrivati né alla Città metropolitana, né alle tante imprese che per colpa di quegli incendi hanno subito ingenti danni. Stiamo provando con dei fondi ad hoc del Pnrr a mettere in sicurezza il nostro sistema viario. Purtroppo i fondi del Pnrr non ci permettono di intervenire su lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria della viabilità, ma comunque possiamo impiegarli per mettere in sicurezza il territorio, per esempio, con la piantumazione in tutte quelle aree per evitare smottamenti e frane durante le alluvioni che poi vanno a portare distruzione sulle nostre strade. E, inoltre, questo tipo di interventi ci permetteranno preservare in maniera più costante gli interventi che già abbiamo realizzato o che andremo a fare».

Versace, però, non vuole fare passare l'idea che negli ultimi anni si sia fatto poco o nulla. «Abbiamo riaperto strade che erano chiuse da oltre un decennio, abbiamo messo in sicurezza un centinaio di ponti grazie a un progetto finanziato dalla Regione Calabria nel 2020. Siamo riusciti ad attingere da fondi straordinari del Mit, per 16 milioni di euro nel 2022, cercando di dare una risposta importante al nostro territorio e abbiamo preparato schede per oltre 110 milioni di euro in attesa di intercettare nuovi fondi e non farci trovare impreparati. Tutto questo, è bene dirlo con chiarezza, non ci permetterebbe di risolvere completamente i problemi del nostro sistema viario, ma di certo ci darebbero la possibilità di iniziare a dare una serie di risposte a un territorio che per troppo tempo ha pagato, e continua a pagare, a caro prezzo la mancata manutenzione di ampi tratti di rete viaria, sui quali muoiono ancora troppe persone.
Nel 2021 abbiamo proposto all’allora ministro Giovannini e adesso Salvini la possibilità di un nuovo protocollo affinché alcune delle nostre strade vengano ritrasferite ad Anas e da questa vengano manutenute. Questo ci permetterebbe di liberare ulteriori risorse da investire e poter dare quelle risposte che spesso non siamo riusciti a dare».

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