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Gioia Tauro, terreni incolti e sterpaglie veri “nemici” della sicurezza

Territorio ripetutamente nella morsa degli incendi

L'incredibile raffica di incendi che ha colpito il territorio, generando parecchi disagi e preoccupazione tra i cittadini, ha messo in luce, qualora ce ne fosse bisogno, una questione fino ad oggi sottovalutata: l'inaccettabile stato d’abbandono di molti terreni privati, letteralmente invasi da sterpaglie e canneti che, insieme al vento, hanno contribuito in modo significativo all'innesco e successiva diffusione incontrollata delle fiamme. Roghi spaventosi, che hanno richiesto uno sforzo considerevole da parte dei Vigili del fuoco e dei volontari del Centro italiano di Protezione civile, per lo più originati nei pressi del quartiere ghetto della Ciambra, in particolare lungo la via Fosso Mastro, ormai praticamente ricoperta dalla vegetazione, tanto che in alcuni punti della carreggiata si rende impossibile il passaggio di due autovetture. Ma anche in molte altre zone della città, perfino centrali, la situazione non è poi tanto diversa al punto che non è più una questione di decoro ma di igiene pubblica e sicurezza.
La genesi di questi incendi spaventosi comincia con l'accumulo di sterpaglie e canneti in molti terreni privati. Questi appezzamenti, spesso trascurati dai proprietari, sono diventati terreno ideale per la propagazione delle fiamme. L'incendio iniziale, che ha avuto origine nei pressi del quartiere Ciambra, si è diffuso rapidamente attraverso questi terreni abbandonati. I roghi hanno colpito la periferia Sud, in particolare via Fosso Mastro,ma anche l'area industriale di San Ferdinando, alimentati dal forte vento. Venerdi sera, il fuoco è divampato intorno alla collinetta alle spalle dell'autogrill Esso tra Gioia e Rosarno, nel territorio di Drosi, e ha lambito le corsie dell'A2 sprigionando una densa colonna di fumo nero, probabilmente a causa della combustione di vecchi pneumatici. Più tardi, sempre dalla zona Ciambra-Petrace si è innescato un violento incendio che ha divorato una distesa di canneti e arbusti spingendosi fino al territorio di Palmi. A Laureana è servito l'intervento di un canadair.

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