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Spaccio a cielo aperto, il rione Marconi di Reggio nel mirino della “squadra Stato”

Negli alloggi popolari le gang rom proseguono a fare affari con lo spaccio di stupefacenti

Il rione Marconi sempre di più sotto la lente di ingrandimento delle forze di Polizia. Tra blitz interforze, perquisizioni a tappeto, passaggi ripetuti (ma sempre da rafforzare) delle autovetture con i colori di istituto - dalle “gazzelle” dell'Arma dei Carabinieri, le Volanti della Questura, i mezzi dei “Baschi verdi” della Guardia di Finanza e della Polizia locale -, ed arresti, tra le priorità della Procura e della “squadra Stato” nell’opera di contrasto al dilagante fenomeno dello spaccio a cielo aperto di sostanze stupefacenti c'è proprio il rione Marconi che con il gemello rione Cusmano costituiscono il più imponente polmone di edilizia pubblica della cintura urbana sud della città.
“Una terra di nessuno” l'abbiamo catalogata anche in un recente reportage di Gazzetta del sud prendendo spunto dallo sfogo di uno dei tentati residenti, onesti e laboriosi, del “Marconi” costretto a fare i conti che l'arrogante escalation criminale delle gang di nomadi. Che al Marconi e al Cusmano ormai ci vivono stabilmente dopo aver beneficiato legittimamente dell'assegnazione della palazzina dal Comune ma anche per le continue conquiste di alloggi non occupati stabilmente dai legittimi proprietari.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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