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Gioiosa Marina, processo sulle influenze del presunto clan Mazzaferro alle elezioni: confermate 5 condanne

Si chiude in Cassazione un altro capitolo del processo scaturito dall’operazione “Circolo Formato” per quanto riguarda il filone deciso con il rito abbreviato. L’inchiesta, scattata il 3 maggio 2011, è stata condotta dalla Squadra Mobile di Reggio, coadiuvata dal Commissariato di Siderno e dallo Sco, coordinati dalla Dda reggina. Secondo l’accusa il presunto clan “Mazzaferro” avrebbe influenzato le elezioni amministrative di Gioiosa Marina del 3 aprile del 2008. Nei giorni scorsi, infatti, la Quinta sezione penale della Corte ha respinto i ricorsi presentati dagli imputati Rocco Mazzaferro, Giuseppe Oppedisano, Luca Mazzaferro, Salvatore Coluccio e Salvatore Frascà. Per loro sono divenute definitive le condanne disposte il 30 giugno 2021 dalla Corte di appello di Reggio. Pene da un minimo di 3 anni a un massimo di 12 anni di reclusione.
Con la decisione intervenuta nei giorni scorsi la Cassazione, inoltre, ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata per Giuseppe Pugliese «per essere il reato estinto per morte dell’imputato». I giudici ermellini, infine, hanno annullato con rinvio ad altra sezione della Corte di appello la sentenza impugnata da altri due imputati, Guerino Mazzaferro, difeso dagli avvocati Riccardo Misaggi e Sandro Furfaro, e Vincenzo Commisso, assistito dagli avvocati Cosimo Albanese e Massimo Biffa. All’esito dei vari tronconi processuali i vari politici che sono stati colpiti da varie accuse e aggravanti sono stati tutti assolti, da ultimo l’ex sindaco Rocco Femia, prosciolto da tutte le accuse dopo 10 anni di processo.

 

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