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Strutture sanitarie di Siderno sfrattate dal Comune: il Goel chiede aiuto a sindaci e Prefetto

Si tratta delle residenze psichiatriche “Davide” e Maria Chiara”, venti posti letto in totale

La sede del Comune di Siderno

Due settimane e mezzo. Sono i ristrettissimi margini temporali di operatività per mantenere attive a Siderno le residenze terapeutiche psichiatriche “Davide” e “Maria Chiara” «per un totale di 20 posti letto, accreditate dalla Regione dal lontano 2008» e definite «un servizio pubblico fondamentale, gestito dal privato sociale», ovvero dal consorzio Goel. Che in una nota diffusa agli organi di stampa fa sapere che «tutto questo rischia di finire, perché l’amministrazione comunale di Siderno ha unilateralmente deciso di non rinnovare il contratto di comodato della struttura che ospita le comunità».
Secondo il consorzio sociale, «dal 2008 il Comune di Siderno ha affidato a Goel una struttura pubblica, costruita con fondi destinati alla residenzialità di persone svantaggiate. Lo ha fatto imponendo un comodato molto poco gratuito che prevede oggi un “canone” annuo di circa 31 mila euro, con un incremento ogni anno di ben l’1,5%. Il contratto, della durata di quindici anni” che “scadeva il 29 luglio 2023, pur prevedendo la possibilità di rinnovo».
Quindi, «dopo diverse nostre insistenze, ci è stata concessa – scrivono gli estensori della nota – una proroga tecnica del comodato di ulteriori tre mesi, al fine “di permettere all’Ente di espletare la procedura finalizzata all’individuazione del successivo contraente”, manifestando, quindi, l’intenzione di procedere a una non ben definita evidenza pubblica». Che, secondo il Goel «potrebbe non essere economicamente sostenibile» oppure «non essere vinta, di fronte a proposte speculative che potrebbero provenire da tutta Italia».

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