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I narcos di Platì e la cocaina in Lombardia: condanne ridotte in Appello

Nella tarda serata di martedì la Corte di appello di Milano ha assolto gli imputati Domenico Sergi, Rocco Barbaro e Antonio Barbaro dall’accusa di aver fatto parte di una associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti

tribunale milano

Sentenza riformata in appello nel processo ad alcune persone di Platì operanti nel narcotraffico in Lombardia. Nella tarda serata di martedì la Corte di appello di Milano ha assolto gli imputati Domenico Sergi, Rocco Barbaro e Antonio Barbaro (questi ultimi due difesi dall’avv. Giuseppe Zangari) dall’accusa di aver fatto parte di una associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Per Domenico Sergi sono intervenuti gli avvocati Marco Gemelli e Michele Sergi del foro di Reggio.
In particolare l’avv. Marco Gemelli nel corso della discussione tenutasi innanzi alla V sezione penale della Corte di appello di Milano, ha fermamente contestato l’esistenza dell’associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, evidenziando l’assoluta carenza di elementi di fatto e di diritto a sostegno dell’accusa. La Corte ha recepito le argomentazioni svolte dalla difesa e Domenico Sergi, a fronte di una richiesta di anni 18 di reclusione fatta in I grado dal pm Distrettuale milanese e di una prima significativa riduzione di pena riconosciuta già dal gup che aveva escluso il ruolo di capo promotore, si è visto ridimensionare ulteriormente la pena a 5 anni e 11 mesi di reclusione per le residue numerose ipotesi di reato di detenzione e traffico di stupefacenti di tipo cocaina.
Per il resto, la sentenza di secondo grado ha registrato le seguenti statuizioni per gli imputati che hanno rinunciato all’appello: Francesco Antonio Cannatà 4 anni di reclusione, Michele Cannatà 3 anni e 6 mesi, Domenico Rotella 2 anni e 8 mesi. Pena rideterminata per Antonio Barbaro (7 anni), Rocco Barbaro (3 anni 7 mesi), Domenico Sergi (5 anni 11 mesi).

Conferma della pena per Giuseppe Violi (3 anni), per il quale l’avv. Giuseppe Alvaro del foro di Palmi aveva già ottenuto in primo grado l’attenuazione del quadro probatorio a carico del proprio assistito. Assolto infine Antonio Santo Perre con la formula “per non aver commesso il fatto”. La Corte ha riservato il deposito della motivazione in giorni 60.

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