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'Ndrangheta a Scilla, chieste 19 condanne a carico di capi e gregari del clan “Nasone-Gaietti”

La Procura antimafia di Reggio Calabria ha chiesto 19 condanne a carico di capi e gregari delle 'ndrine di Scilla, la stragrande maggioranza riconducibili ai potenti clan “Nasone-Gaietti”. Si è conclusa oggi all'Aula bunker a Reggio la requisitoria del processo con rito abbreviato “Nuova linea”, la retata che ha colpito il gruppo che avrebbe esercitato, secondo le conclusioni dei Pubblici ministeri Walter Ignazitto, Nicola De Caria e Paola D’Ambrosio e dell'Arma dei Carabinieri che hanno condotto le indagini sul campo, una forte pressione criminale nella cittadina simbolo della costa Viola. Pugno duro del pool antimafia nei confronti di 4 imputati a cui carico è stato chiesto al Gup di Reggio Calabria la condanna a 20 anni di reclusione: Giuseppe Fulco, Antonino Nasone, Domenico Nasone (classe 1969), Rocco Nasone (classe 1974). Altre richieste di condanna rilevanti a carico di Angelo Carina (15 anni e 4 mesi+10mila euro di multa), Fabio Praticò (10 anni), Fortunato Praticò (12 anni), Alberto Scarfone (16 anni).
Il processo ritornerà in aula per le arringhe difensive. Il quadro d'accusa contesta, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni in concorso, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, turbata libertà degli incanti, detenzione e porto di armi da fuoco, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori, tutte fattispecie aggravate dall’agevolazione mafiosa.

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