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Palmi, processo “Nuove Leve”: tutti condannati a pene più alte delle richieste

La sentenza nei confronti di 11 giovani legati ai clan di Palmi e Seminara

Il palazzo di giustizia di Palmi

Una sentenza pesante, con condanne che sono andate oltre alle richieste che il pubblico ministero aveva formulato nella sua requisitoria.
Il Tribunale di Palmi ha emesso, nel pomeriggio di ieri, la sentenza nei confronti di 11 giovani e giovanissimi della Piana di Gioia Tauro, (Seminara, Sinopoli, Melicuccà, Palmi, Cinquefrondi), accusati a vario titolo dalla procura di Palmi dei reati di danneggiamento aggravato, detenzione abusiva di armi e munizionamento, comuni e da guerra, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli imputati sono stati coinvolti, il 22 marzo scorso, nell’operazione denominata “Nuove leve”, eseguita dai carabinieri della Compagnia di Palmi.
Il collegio ha condannato Michele Lombardo a 4 anni, due mesi e 20 giorni di carcere, Gabriele Lombardo a 4 anni, Angelo Lombardo a 2 anni, Fidia Mesiano a un anno, quattro mesi e venti giorni, Elio Arcangelo Morfeo a 3 anni, otto mesi e 8 giorni, Samuele Quaranta a 3 anni e due mesi, Francesco Violi a 3 anni, dieci mesi e un giorno, Rocco Lombardo a 5 anni e cinque mesi, Tommaso Oliveri a 5 anni e dieci mesi, Giuseppe Oliveri a 3 anni, sei mesi e tredici giorni, Giony Quaranta a 2 anni e due mesi.
L’indagine, coordinata dalla Procura di Palmi e dalla Procura dei minori di Reggio Calabria, scaturisce dall’attività investigativa condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Palmi da novembre 2021 ad agosto 2022, avviata a seguito del danneggiamento dell’abitazione di una donna a colpi di pistola.
In quell’occasione, le telecamere di un impianto di videosorveglianza ripresero due persone con indosso delle tute bianche e volti travisati, mentre esplodevano 18 colpi di pistola contro il portone di ingresso e il garage dell’abitazione della donna.

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