Tradizione e modernità, usanze e attualità. Gli affari, e le relazioni, della cosca di ’ndrangheta “Borghetto-Latella”, si sviluppavano con la mentalità ancorata al passato e lo sguardo rivolto al futuro. Per i magistrati della Direzione distrettuale antimafia «un segno di forza» e tutt'altro che una contraddizione. Tema ripreso dal Gip dell'operazione “Garden” nell'ordinanza di custodia cautelare: «Tutto questo continua ad essere punto di forza della organizzazione ’ndranghetistica, moderna ed antica ad un tempo, dotata di un fortissimo senso di identità, di appartenenza, di impermeabilità dall’esterno». Ed ancora: «È mafia storica quella che viene ad emersione, mafia tradizionale radicata sul territorio da decenni ed ad un tempo aperta alle novità della modernità, sia pur relativa, con l’avvio di un enorme traffico di sostanze stupefacenti, portatore di ricchezza senza fine per l’agglomerato mafioso. I dialoghi esaminati, il prestigio dei partecipanti alle riunioni ed agli incontri, la presenza di un covo a ciò deputato (il guardino di Matteo Perla), le mille cautele per la concretizzazione di questi, i chiarissimi temi trattati, la costante preoccupazione per i conversanti intercettati che le Forze dell’ordine potessero intervenire conducono senza sforzi a qualificare esse riunioni quali riunioni di 'ndrangheta.
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