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Reggio, il “nuovo” Pnrr e le incognite per gli enti. La Città Metropolitana tra i virtuosi

Il Municipio di Reggio Calabria

Il cronoprogramma è stato rispettato, così come le scadenze. La Città Metropolitana rientra tra gli enti virtuosi che hanno "fatto i compiti a casa". La progettualità approvata, i bandi aggiudicati. I circa 200milioni di euro di fondi del Pnrr diventeranno opere e interventi capaci di rispondere alle istanze di un territorio che da decenni deve far fronte a mille emergenze. E i cinque assi su cui l'Ente ha scelto di investire toccano alcuni degli aspetti più fragili: l'edilizia scolastica, la messa in sicurezza del territorio e delle infrastrutture, i beni confiscati, la forestazione e i piani urbani integrati.
Certo rimangono ancora molte incertezze. Perché dopo 4 mesi e centinaia di riunioni è arrivato il disco verde della Commissione europea al nuovo piano. Operazione con cui il Governo ha profondamente rivisto i targhet del vecchio, in più settori. Tra questi ci sono i Piani urbani integrati, la riduzione del rischio idrogeologico. Due comparti su cui invece la Metro City aveva puntato. Solo sui Pui “ballano” 118 milioni di euro, con bandi aggiudicati entro il mese di luglio così come prevede la tabella di marcia imposta dall’Europa. Certo ancora è difficile definire i confini netti rispetto a cosa resta “dentro” e cosa esce, ma nonostante le rassicurazioni che arrivano dal Governo, l’Anci ha sollevato qualche perplessità. Certo se i tagli dovessero essere confermati il PNRR pensato per ridurre il divario avrebbe fallito in parte la sua missione. Il sindaco metropolitano da canto suo traccia un bilancio rispetto al percorso compiuto fino ad oggi che vede l’Ente non fanalino di coda nella capacità di spesa e investimento. Come dire non siamo i primi non siamo gli unici ma siamo tra i più bravi. «È stato fatto un buon lavoro, in linea con gli indirizzi di mandato. Un processo partecipato che si è rivolto principalmente ai territori ed alle loro peculiarità, ai Comuni e alle realtà più virtuose che esistono e vanno implementate e sostenute. Il Pnrr per gli Enti locali è un'opportunità enorme. I numeri ad oggi ci danno ragione, posizionando la nostra città tra le realtà più virtuose». Ma l’impegno “certificato” dalle scadenze rispettate rischia di “disperdersi”. Quello che viene annunciato dal Governo come un’operazione nel segno della competitività potrebbe vedere ridurre le risorse destinate al territorio.

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