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Pazienti senza Piano terapeutico a Reggio, la Garante chiede la proroga

Anna Maria Stanganelli scrive all’Azienda sanitaria, ma la risposta non la soddisfa: «Non entra nel merito della mia istanza»

Anna Maria Stanganelli

Continua l’odissea dei pazienti senza piano terapeutico, rimasti senza copertura per due motivi: la proroga è scaduta il 28 gennaio scorso e, inoltre, ci sono due medici dipendenti che possono prescrivere il piano. Più volte è stato ribadito che per risolvere il problema non servono fondi, né assunzioni, tantomeno riforme, ma una sola cosa: tornare al passato e cancellare dal Dca numero 36, la frase: «I cui specialisti sono dipendenti del Ssr» senza aggiungere altro.
Solo così i medici specialisti convenzionati degli Ambulatori territoriali potranno fare ciò che sempre hanno fatto: prescrivere i piani e garantire la certezza della cura. E, invece, non si capisce perché a loro è stato vietato. La garante della Salute della Regione Calabria Anna Maria Stanganelli, che nei giorni scorsi aveva scritto ai vertici dell’Asp di Reggio, ha ricevuto una “risposta” che, forse, risposta non è in quanto alla richiesta della Stanganelli, «di conoscere quali iniziative e azioni abbiano intrapreso o intendano mettere in campo per fronteggiare il problema», si risponde affermando che, pur comprendendo il disagio che si reca ai pazienti è necessario assicurare la governance farmaceutica. Serve un censimento dei centri prescrittori poiché devono avere determinati requisiti.

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