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Reggio, sparatoria a Ravagnese: resta in carcere il secondo indagato

Il Tribunale della libertà conferma il quadro indiziario a carico di Paolo Paleologo

Prima, significativa conferma del quadro d'accusa sostenuto da Procura antimafia e Guardia di Finanza a carico dei presunti responsabili del ferimento di Carmelo Gioele Mangiola, il 50enne vittima di un regolamento di conti in stile far west consumato lo scorso 23 ottobre quando in pieno giorno è stato centrato con un paio di colpi di pistola calibro 7,65 «al volto e al collo» mentre viaggiava a bordo della propria autovettura nel cuore del popolare quartiere Ravagnese, nella periferia sud della città e a poca distanza dall'aeroporto. Agli arresti domiciliari per scontare una precedente condanna, Mangiola era autorizzato dai Giudici di spostarsi da casa al luogo di lavoro.
Il Tribunale del riesame (presidente Antonino Francesco Genovese) ha rigettato il ricorso avanzato dal secondo indagato, il 45enne Paolo Paleologo, confermando l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Francesca Mesto. A sua difesa, prospettando solide ed alternative chiavi di lettura investigative, erano intervenuti i penalisti Giacomo Iaria e Pier Paolo Emanuele. In precedenza i Giudici della libertà avevano confermato le accuse a carico del 50enne Emilio Minniti, il primo indagato ad essere rintracciato ed arrestato dagli investigatori della Guardia di Finanza.

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