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Operazione Gallicò, fatta luce sull'omicidio di Francesco Catalano e sulla tentativo di far evadere il boss Crupi

Nell'ambito dell’operazione denominata “Gallicò”, un aspetto importante è legato a un omicidio. Proprio in relazione al controllo criminale dell’area, elementi significativi sarebbero emersi dalle indagini condotte dalla sezione omicidi della squadra mobile in ordine all’omicidio di Francesco Catalano, avvenuto il 14 febbraio 2019, in relazione al quale sono state arrestate due persone, Domenico Corso Mariano e Costel Zlatan. Il delitto, secondo quanto ricostruito dalle indagini, si inserirebbe nelle dinamiche che hanno caratterizzato, tra il 2017 ed il 2020, il conflitto per il controllo criminale del quartiere Gallico di Reggio Calabria, a seguito dell’arresto, nel luglio 2018, di Antonino Crupi.

In particolare, dalle indagini condotte sull'omicidio di Catalano è emerso che l’uomo, già condannato per associazione a delinquere di tipo mafioso nell’ambito dell’operazione «Olimpia», tentò di assumere il comando del territorio, entrando in contrasto con Domenico Mariano Corso che, già nel 2018, era assurto a principale referente mafioso nella zona. Zlatan, poco dopo l’omicidio, fece perdere le sue tracce in Italia, trasferendosi nel Regno Unito, dove, stamane , è stato rintracciato e tratto in arresto dalle autorità britanniche appositamente attivate tramite il canale I-CAN del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia.

Il boss e l'evasione

Una parte dell’indagine sfociata stamane nell’operazione «Gallicò» è dedicata al tentativo, poi abortito, di fare evadere dal carcere il boss Antonino Crupi. L’evasione sarebbe dovuta avvenire durante uno dei trasferimenti del detenuto dal carcere al tribunale.

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