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'Ndrangheta a Reggio, operazione "Gallicò": luce sull’omicidio eccellente di “Cicciu u bumbularu”

Incastrati i due presunti responsabili: il rampante Domenico Mariano Corso e Costel Zlatan (rintracciato in Gran Bretagna)

Puntava in alto Francesco Catalano, conosciuto da tutti a Reggio nord nei rioni Gallico, Arghillà, Catona ed Archi come “Cicciu u bumbularu” (per l'attività di vendita di bombole del gas). Ambizioni di comando che non furono affatto gradite da chi in quella fase di fibrillazione criminale era diventato punto di riferimento. E così si decise di farlo fuori. L'agguato è del 14 febbraio 2019, la sera della festa di San Valentino. Una manciata di minuti prima delle ore 20 rientra a casa, in un piccolo condominio di Arghillà sud. Parcheggia l'autovettura e non fa nemmeno in tempo di scendere dal mezzo. I killer non gli danno scampo. Un regolamento di conti in piena regola ed in stile mafioso. Subito inquadrato come un omicidio eccellente: Francesco Catalano “u bumbularo”, anche per i precedenti che avevano scandito la sua vita e per la condanna per associazione mafiosa nell’operazione “Olimpia”, era ben noto ai poliziotti delle Volanti e della “Omicidi” della Squadra Mobile, intervenuti sul posto.
Gli investigatori della Polizia di Stato si mettono subito al lavoro per ricostruire il grave fatto di sangue. Gallico in quel periodo era una polveriera. Sparatorie e intimidazioni, danneggiamenti ed omicidi. Appena l'anno prima era stato ucciso un altro rampante delle cosche di Gallico, Pasquale Chindemi.
Procura e Squadra Mobile acquisiscono decine e decine di immagini della videosorveglianza. Un raggio più che ampio per ricostruire le ore precedenti al delitto. Chi è passato, chi arrivava, chi scendeva e chi saliva. Macchina dopo macchina, scooter per scooter, tutto sotto la lente di ingrandimento della Dda. Anni dopo la resa dei conti con la Giustizia. Con il blitz “Gallicò” sarebbero stati individuati i due presunti killer: le manette ai polsi sono scattate a carico di Domenico Mariano Corso (classe 1987) e Costel Zlatan (classe 1989).

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