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Reggio Calabria, la pista ciclabile finisce in Procura

Democrazia Sovrana Popolare ha presentato un esposto per fare luce su progetto, lavori e spese sostenute dal Comune. Modafferi: «Abbiamo fatto accesso agli atti ma non abbiamo avuto alcuna risposta»

Oggi torna a riunirsi il Consiglio comunale – e anche se non è un argomento presente all’odg – è facile immaginare che la querelle delle piste ciclabili sarà al centro dei lavori preliminari del civico consesso. Anche perché, oltre ad essere l’argomento del giorno in città, le piste ciclabili – i cui lavori, come ha annunciato il sindaco Giuseppe Falcomatà, sono stati sospesi del Comune – sono finite all’attenzione della Procura della Repubblica.

Democrazia Sovrana Popolare, infatti, ha presentato un esposto alla Magistratura inquirente «perché – spiega Giuseppe Modafferi, coordinatore regionale di Democrazia Sovrana Popolare – riteniamo ci siano evidenti anomalie sia sulla qualità dei lavori eseguiti, che sulla sicurezza ed agibilità della pista».
«Il tutto è nato – continua Moddafferi – a seguito di una segnalazione con un video dello scorso 31 ottobre da parte di Giuseppe Minnella (coordinatore provinciale del Msi Fiamma Tricolore) di alcune evidenti anomalie relative alla pista ciclabile, nel tratto di parco Pentimele. In data 9 novembre 2023 abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per poter meglio valutare, da cittadini e da partito politico, il reale stato dell’arte dalla fase di bando di finanziamento, progettazione, messa in opera ed agibilità. Alla nostra richiesta, però, ad oggi nessuna risposta».

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