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PalaGiustizia di Reggio, la stretta da Roma. Già al lavoro la commissione

L’esame delle due offerte per il completamento dell’opera milionaria

Il Governo adesso corre per cercare di portare a termine e rendere fruibile il nuovo Palazzo di Giustizia. Si è insediata la commissione della struttura tecnica speciale, che ha già provveduto ad avviare le attività. Sono state presentate due offerte in risposta al bando da 61 milioni di euro (escluse Iva e cassa previdenziale come per legge), come annunciato anche dall’assessore comunale delegato al Tribunale Carmelo Romeo.
Nella prossima settimana partiranno le verifiche sulle due buste arrivate dall’associazione temporanea di imprese composta “Consorzio Infratech” e “Passarelli” nella qualità di mandante e dal raggruppamento temporaneo di imprese formato da “Ceravolo Ingegneria srl” e “Techin srl”. Guardando i nomi degli operatori economici che si sono avvicinati alla gara non può cadere inosservato che la “Passarelli” riecheggia il nome di un’azienda conosciuta in città. Se effettivamente è la stessa, si tratta della società già impegnata nella realizzazione del Tribunale e il cui contratto con il Comune era stato rescisso dall’amministrazione Falcomatà a distanza di pochissime settimane dal riappalto dell’opera (eravamo all’inizio del 2019). Detto questo sulle possibili sorprese (perché se effettivamente è la stessa ditta si verificherebbe la situazione per cui una società da un lato ha citato in giudizio il Comune davanti al Tribunale delle imprese e dall’altro che partecipa allo stesso appalto di causa ma con una stazione appaltante diversa perché allora era il Comune e adesso è il Governo), occorre comunque sottolineare la velocità con la quale si sono compiuti i primi passi.

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