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Il gip: un’area di Reggio trasformata in punto di riferimento per l’illecito smaltimento

Gli arresti per i roghi di rifiuti. Incolumità pubblica a rischio: «Attività professionale, organizzata e abituale»

Un disastro (e probabilmente anche gli arresti) annunciato: a Mortara da anni i residenti denunciavano lo scempio dei continui roghi di rifiuti. Sono stati necessari appostamenti, verifiche, mesi di serrate indagini ma alla fine i Carabinieri sono certi di aver chiuso il cerchio: sarebbe due uomini, di 35 e 20 anni, i responsabili dell'allarme ambientale nei pressi del mercato ortofrutticolo. Accusati di “associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti e all’incendio degli stessi” sono finiti entrambi ai domiciliari: con gli automezzi di una ditta si sarebbero proposti per la raccolta di rifiuti - diversi da carta e cartone - prodotti presso il mercato ortofrutticolo «ricevendo – sostiene la Procura reggina – reiteratamente ingenti quantitativi (per la maggior parte residui dell’attività di vendita all’ingrosso, tra cui imballaggi, basi di pallet, cassette in materiale ligneo e plastico, residui alimentari) trasportati presso un sito per la loro gestione abusiva dove erano sistematicamente smaltiti appiccando il fuoco».

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