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Reggio, rifiuti sanitari... abbandonati: il Comune impone lo smaltimento

La vicenda del sottopasso tra Mortara e San Gregorio al centro di un’indagine del 2018. La prescrizione non estingue il reato, un’ordinanza dell’Ente obbliga gli imputati di provvedere al ripristino dei luoghi

Il reato è prescritto, ma l’obbligo di ripulire l’area dai rifiuti abbandonati resta. Così un’ordinanza del sindaco obbliga i quattro cittadini che avevano creato una discarica non autorizzata alla rimozione e allo smaltimento rifiuti sanitari e pericolosi abbandonati, e al ripristino dei luoghi nel sottopasso di collegamento tra l’area mercatale di Mortara e la zona industriale San Gregorio. Un provvedimento che a fronte dei ritardi della giustizia prova a restituire alla comunità una piccola parte del bene prezioso che i reati hanno contribuito a depauperare: il decoro, la salubrità degli ambienti. Un provvedimento che rappresenta un precedente e forse anche un deterrente.
La vicenda risale al 2018. Nell’ambito di accertamenti per il reato di abbandono sul suolo pubblico di rifiuti speciali e pericolosi, a seguito di una segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa del Comando Polizia Municipale, il personale ha accertato l’abbandono e il rogo, su suolo pubblico di rifiuti speciali e pericolosi. Una situazione che ha portato al sequestro preventivo del sito. Nell’area sequestrata gli uomini della Polizia locale ha rinvenuto tra l’altro, sacchi in plastica contenenti rifiuti speciali e anche pericolosi di natura sanitaria/ospedaliera. Vicenda che ha portato al procedimento penale con cui si contesta ai quattro soggetti in concorso, la realizzazione e gestione di una discarica non autorizzata. Reato punito con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila.

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