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'Ndrangheta in Piemonte, finisce all’aeroporto di Torino la latitanza di “Luca Bazooka”

Il 40enne Pasqua, pugile calabrese, è coinvolto nell’operazione antimafia Echidna

È finito, nella tarda serata di lunedì scorso, all’aeroporto di Torino Caselle lo status di “irreperibile” di Luca Michael Pasqua, 40 anni, pugile e istruttore professionista di boxe di origini calabresi, rientrato in Italia da Miami, in Florida, dove si era recato di recente per partecipare ad un importante evento sportivo. Il pugile, noto col nome di “Luca Bazooka”, appena sbarcato all’aeroporto del capoluogo piemontese è stato arrestato dai carabinieri del Ros e dai militari del Comando provinciale di Torino e poi trasferito nel carcere “Lo Russo Cutugno” di Torino.
Pasqua era tra i 9 destinatari delle misure cautelari nell’ambito dell’operazione antimafia “Echidna”. Il blitz anticrimine, scattato all’alba di giovedì scorso in Piemonte, era sfociato, appunto, nell’arresto di diverse persone ritenute dai magistrati antimafia della Dda di Torino attigue o “vicine” ai clan Nirta (una famiglia di ’ndrangheta, però, diversa dai Nirta “Versu”) e Pelle di San Luca e che avevano messo “radici” a Brandizzo, in provincia di Torino. Al centro dell’indagine le ramificazioni della famiglia Pasqua, un nucleo di origine calabrese che in Piemonte, secondo quanto è stato più volte evidenziato dai magistrati antimafia torinesi e dagli investigatori dei carabinieri del Ros, sarebbe riuscito, in particolare nel comune di Brandizzo, ad avere un consistente “controllo e “peso” al punto da ottenere, secondo gli inquirenti, diversi grossi appalti di lavori tra cui quelli relativi anche all’autostrada A32, la Torino-Bardonecchia.

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