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Chiusura Procura e del Giudice di pace a Reggio, Dominjianni: “Senza avvertimento”. Arena: “Grande rammarico”

Nei giorni scorsi, il Comune di Reggio, per motivi di «pubblica incolumità», ha dichiarato inagibili i locali che ospitano gli uffici della Procura generale e del Giudice di pace. Il provvedimento d’urgenza è stato adottato dal settore Urbanistica e Pianificazione del Comune, che ha dichiarato «la cessazione dell’utilizzo dei locali, a qualsiasi titolo, con divieto di accesso e di permanenza nel fabbricato». Nello stabile che ospita i due uffici giudiziari, di proprietà della Curia arcivescovile, si era già verificato in passato il distacco di estese porzioni di intonaco. Il Comune ha ordinato all’arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone, in quanto proprietario dei locali, «di provvedere alla messa in sicurezza dell’immobile, con l’esecuzione delle conseguenti opere di adeguamento e consolidamento in funzione della verifica statica operata o, in ultima soluzione, alla sua demolizione». L’Amministrazione comunale, fino a quando la situazione non sarà risanata, ha disposto «il divieto di utilizzo dei locali».
Il procuratore generale, Gerardo Dominijanni, ha criticato aspramente il provvedimento adottato dal Comune, lamentando anche di non essere stato preavvisato in tempo.

Stessa linea adottata dalla presidente del Tribunale di Reggio Calabria, Mariagrazia Arena

Video di Attilio Morabito

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