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Gioiosa Jonica, processo antidroga "Ulivo 99”: due condanne e un’assoluzione in appello

Pene rideterminate per Jerinò “Manigghia” e lo stignanese Scuteri

Corte d'appello di Reggio Calabria

Si è concluso con due condanne e un’assoluzione il processo d’appello-bis del filone in ordinario dell’operazione antidroga “Ulivo 99”. La Corte d’appello di Reggio Calabria (presidente Olga Tarzia) in riforma della sentenza emessa dal Tribunale di Locri nel luglio 2017, parzialmente riformata da altra sezione della Cotre di appello reggina nel luglio del 2020, in esito al giudizio di rinvio demandato dalla sesta sezione penale della Corte di Cassazione del gennaio 2022, ha assolto Antonio Di Giorgio, difeso dagli avvocati Nico D’Ascola, Antonio Baldacci e Francesco Siclari, con revoca delle pene accessorie e delle statuizioni civili che erano state assunte per quanto concerne un’accusa di importazione di sostanza stupefacente in concorso con altri soggetti.
I giudici dell’appello hanno rideterminato la pena nei confronti di Giuseppe Jerinò, alias “Manigghjia”, a 26 anni di reclusione e 60 mila euro di multa, e di Angelo Scuteri a 18 anni di reclusione e 45 mila euro di multa, entrambi assolti dall’accusa di far parte di un’associazione dedita al narcotraffico.

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