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Port Agency di Gioia Tauro, il Pd spera nel Governo nazionale

Il gruppo regionale sulla vertenza: «Sosterremo ogni iniziativa di mobilitazione»

«Il termine ultimo è sempre più vicino e non è consentito perdere altro tempo per trovare una soluzione che garantisca il futuro della Port Agency che opera nell’hub di Gioia Tauro. Si tratta di 56 lavoratori che rischiano, insieme alle loro famiglie, di ritrovarsi per strada». A sottolinearlo è il consigliere regionale del Pd Giovanni Muraca, dopo l’incontro con i lavoratori del porto di Gioia che ha avuto luogo in Prefettura a Reggio Calabria.
Il consigliere, di concerto con il capogruppo Bevacqua, si è subito adoperato per chiedere al governo regionale di attivarsi nell’immediato per ottenere risposte convincenti da Roma in ordine al futuro dei lavoratori.
«C’è il pieno sostegno del gruppo dem in Consiglio regionale – scrivono i consiglieri del Pd – alla proposta sostenuta anche da Cgil, Cisl, Uil e Sul per trasformare l’attuale Port Agency in agenzia portuale ex art 17 comma 5 della legge 84/94. Durante gli ultimi tre anni quest’agenzia ha funzionato molto bene, riuscendo a fare fronte alle chiamate giornaliere e il Ministero ha preso in considerazione la trasformazione, valutando anche la possibilità di implementare il personale a 100 dipendenti per dare la possibilità di immettere nel ciclo lavorativo circa 40 persone in più e rendere più efficiente lo stesso scalo portuale. Adesso, però, di questa trattativa si sono perse le tracce e il rischio concreto è che i lavoratori rimasti in quel bacino si ritrovino senza un’occupazione. In un momento storico tragico come quello attuale e in una realtà come quella di Gioia Tauro che non può permettersi di perdere un solo posto di lavoro».

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