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Inchiesta Case popolari a Reggio, gli indagati verso la scelta dei riti processuali

Al via l’udienza preliminare davanti al Giudice Vincenzo Quaranta. Ammessa la costituzione come parte civile di Comune e Regione

Serviranno altre tre udienze in rapida successione - 16, 23 e 30 maggio - per definire l’udienza preliminare dell’indagine sul presunto business della gestione illecita e degli intrecci delle assegnazioni irregolari degli alloggi popolari nel quartiere Santa Caterina. Ieri davanti al Gup Vincenzo Quaranta le 55 persone che rischiano il processo per avere avuto un ruolo, in numerose circostanze con responsabilità penali molto marginali e datate nel tempo.
Nessuna formalizzazione, ma già una ventina di posizioni processuali sono state prospettate dai rispettivi difensori con le anticipazioni della scelta dei riti con una equa preferenza tra abbreviato (quindi definire in tempi rapidi la propria situazione e contestualmente beneficiare della riduzione della pena di un terzo) o ordinario, confidando nel dibattimento, che per i temi e soprattutto il numero degli indagati si prospetta lungo, per provare a confutare le pesanti conclusioni dell'ufficio di Procura. L’indagine condotta sotto il profilo operativo dai Carabinieri coordinati dal procuratore aggiunto Walter Ignazitto e dai Pubblici ministeri, Sara Amerio, Nicola De Caria (ieri in Aula) ed Andrea Sodani.

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