Nei numeri della smorfia napoletana il quarantotto è il morto che parla. Francesco Di Renzo è vivo e vegeto, ma al Comune di Messina invece risulta deceduto, addirittura dal 2016. Il malcapitato, originario di Vibo Valentia ma da anni residente a Reggio Calabria, ha appreso del suo “trapasso” da una raccomandata dell’ufficio Imu del comune peloritano. I solerti funzionari pubblici indirizzano la raccomandata agli eredi di Francesco Di Renzo per chiedere il pagamento delle tassa sugli immobili. Questo accadeva il 22 aprile e nonostante il pensionato reggino si sia recato diverse volte dall’altra parte dello stretto, non sembra che sia riuscito a risolvere il problema. Anzi, dopo due settimane ha contattato Gazzetta del Sud per raccontare la sua storia.
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