
Le vacanze per i 73.300 studenti reggini sono iniziate già da sabato scorso, con l’ultimo suono di campanella. Ma non per tutti. A sospirare ancora fino al 29 giugno saranno i novemila e ottocento piccoli allievi della scuola dell’infanzia che termineranno la loro attività solo sabato 29 giugno. Insieme a loro suderanno le proverbiali sette camicie i cinquemila allievi delle scuole media inferiori che, al termine del loro ciclo di studi, in questi giorni sono impegnati a conquistare la loro “minimaturità”. Gli esami per loro dovranno concludersi entro la fine del mese. Mentre sta per entrare nel vivo la maturità 2024 per gli studenti delle quinte superiori, alle prese con le ultime ripetizioni, in attesa di affrontare mercoledì 19 giugno la prima prova, quella d’italiano, la madre di tutte le prove.
La “maximaturità” ha iniziato quest’anno il suo secondo secolo di vita. L’esame di Stato, infatti, compie 101 anni di vita, passando attraverso varie riforme e rifacimenti, non ultime quelle dettate dalle recente pandemia. Ma già dall’anno scorso si è tornati alla formula tradizionale. E cioè la commissione d’esame mista con tre membri interni e tre esterni, oltre al presidente anch’egli proveniente da altra scuola. Saranno due le prove scritte a carattere nazionale, decise dal Ministero dell’Istruzione, e un colloquio. Come già previsto per lo scorso anno, infatti, lo svolgimento delle prove Invalsi è requisito di ammissione all’esame, sebbene i risultati delle prove standardizzate non influiranno sugli esiti dell’esame. Lo svolgimento dei Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), invece, in deroga alla norma, non costituirà requisito di ammissione all’esame, ma sarà comunque oggetto del colloquio.

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