
Se alla fine avranno vinto tutti lo dirà solo il tempo. Di sicuro, però, la pronuncia del Consiglio di Stato sulla grana del Museo del mare “blinda” la prosecuzione dei lavori e potrebbe rappresentare un altro passo verso l’obiettivo di contemperare i due legittimi interessi finiti in rotta di collisione: quello generale, del Comune, a realizzare l’opera progettata da Zaha Hadid e quello particolare, dei cantieri navali “R. Marine Group”, a proseguire la propria attività. Ecco, almeno secondo la “lettura” degli avvocati della parte privata, l’ordinanza di ieri potrebbe mettere tutti i tasselli al posto giusto, completando un puzzle che altrimenti porrebbe a rischio anche i fondi del Pnrr.
Non a caso «soddisfattissimi» si dichiarano i legali, Angelo Clarizia e Natale Polimeni, della “R. Marine Group”, in quanto «il Consiglio di Stato ha riconosciuto pienamente le ragioni della società reggina e inteso tutelare l’attività della stessa e salvaguardare il livello occupazionale, stabilendo l’esistenza di un “vincolo per l’amministrazione comunale” consistente nell’assegnazione “con urgenza” dell’area di Pentimele».

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