Sebbene non si sia registrata, al momento, alcuna presa di posizione ufficiale, tra il corpo docente dell’Iis “Guglielmo Marconi” di Siderno si registrano parecchie perplessità per la decisione dell’Ufficio scolastico regionale di affidare la dirigenza del polo tecnico professionale “Marconi” (composto insieme con l’Ipsia di Siderno) al dirigente dell’istituto professionale Gaetano Pedullà. Nulla di personale contro quest’ultimo, del quale tutti riconoscono le doti umane e professionali.
Semmai – è questa l’opinione più diffusa – l’accorpamento e la conseguente assegnazione al dirigente di un istituto che attualmente e da solo conta un numero di studenti nettamente inferiore, viene vista come una deminutio per una scuola come il “Marconi” che non solo dà il nome al nuovo polo tecnico-professionale, ma che secondo la logica delle aggregazioni seguita durante la scorsa stagione autunnale, avrebbe dovuto essere considerata scuola accorpante. E che invece, ora, i docenti si ritrovano come scuola accorpata.
Tutte considerazioni che fanno il paio con un diffuso sentimento di gratitudine per il lavoro svolto negli ultimi due anni scolastici nei confronti della dirigente Maria Giuliana Fiaschè, destinata, dopo la recente pubblicazione dell’elenco dei nuovi incarichi, a dirigere l’istituto comprensivo di Marina di Gioiosa.
Alla base del malcontento dei docenti c’è la consapevolezza dei risultati conseguiti dal “Marconi” nelle ultime due stagioni, quando ancora la scuola di via Sasso Marconi godeva della piena autonomia. Due anni trascorsi, sostengono i docenti, a dimostrare che l’istruzione tecnica non è “di serie B” ma aperta al futuro nel contesto di una scuola inclusiva. Lo testimoniano, affermano, i risultati raggiunti nella realizzazione di numerosi progetti Pon, nell’apertura dell’aula sensoriale e dei laboratori “Steam” ed “Edugreen”, ma anche dell’agorà “Ipazia” di filosofia, delle aule linguistica e di scienze naturali e nell’implementazione della ricchissima biblioteca. Dai progetti inclusione del Por Calabria alla capacità di raccogliere tutte le opportunità offerte dal Pnrr, il passo è stato breve. E lo si è visto nell’apertura di laboratori per Intelligenza Artificiale, robotica, economia e comunicazione digitale, ma anche nell’adeguamento tecnologico degli ambienti di apprendimento.
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