Weekend scandito da una querelle nata via social: numerosi i commenti sulla probabilità che l’ex Grand Hotel De La Ville diventi centro accoglienza per 150 immigrati. A far esplodere il caso, su Facebook, è stata “IdeAzione Villese” postando foto e annunciando di una realtà del terzo settore che «sta provvedendo ad adeguare i primi tre piani». Contrarietà, non all’accoglienza ma all’operazione definita «spropositata» per una città da 13 mila residenti e per la posizione dei locali. Secondo “IdeAzione”, la sindaca doveva essere a conoscenza poiché, al di là delle competenze in materia, è il Comune a rilasciare le necessarie autorizzazioni.
A stretto giro di boa “Nuvola Rossa”, ricordando l’assenza di comunicazioni ufficiali, dalla Prefettura in primis, ha esternato comprensione rispetto la reazione dei cittadini, memori del Plaza «riempito nel 2016 da centinaia di persone in fuga, lì abbandonate come oggetti» e centro aperto «quando ad amministrare c'era chi, con i post, cerca di speculare su un tema delicato».
E ieri, dopo una riunione con il prefetto Clara Vaccaro, sono arrivate le precisazioni di Palazzo San Giovanni. «L’amministrazione non ha dato alcun assenso perché sia l’hotel ad ospitare i migranti, non ne è stata informata né in fase di bando né di contrattazione privata tra la cooperativa e il commissario giudiziale della struttura, non è stata richiesta alcuna autorizzazione per l’immobile».
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