
Le rivoluzioni, quelle che hanno fatto la storia, sono sempre iniziate dal basso; dalla società civile. O meglio dal popolo. E quella prospettata da Anna Nucera che ha aperto ieri, con una conferenza stampa, la sua campagna d’ascolto dopo la richiesta di candidarsi a sindaco che le è arrivata da movimenti e aggregazioni civiche ha proprio l’aspetto di una “rivoluzione civile e democratica”, destinata a scuotere la città di Reggio, rompendo gli schemi di quel rigido sistema, ormai bloccato, basato sulla contrapposizione centrodestra-centrosinistra.
«La richiesta della mia candidatura a Sindaco da parte di esponenti della società reggina e associazioni mi ha, da una parte colta di sorpresa, dall’altra emozionata – ha esordito l’ex assessore della seconda consiliatura a guida Giuseppe Falcomatà, e delegata del sindaco per la progettazione educativa dell’assessorato alla pubblica istruzione con il sindaco Italo Falcomatà –. Non mi aspettavo che accadesse e soprattutto non pensavo più di dovermi impegnare in situazioni di amministrazione della cosa pubblica».

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