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Solidarietà e vicinanza ad Abdoulaye Kebe, calciatore della Deliese, vittima di cori razzisti durante la partita Africo-Deliese disputata domenica 23 febbraio. Il gesto, definito inqualificabile, è stato condannato con fermezza dall’amministrazione comunale.
«Respingo con sdegno atteggiamenti che alimentano intolleranza e odio – si legge nella nota del sindaco di Africo, Domenico Modaffari –. Il diritto all’uguaglianza e alla non discriminazione sono il fondamento delle leggi sui diritti umani. Gli esseri umani sono nati liberi e uguali in dignità e diritti, come sancito dall’articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani».
Nel suo messaggio, il primo cittadino ha espresso rispetto umano e sociale nei confronti del giocatore senegalese, sottolineando come episodi di razzismo, xenofobia e intolleranza siano stati alla base delle più tragiche vicende della storia e continuino a rappresentare una minaccia per i diritti umani.
«L’integrazione multiculturale deve essere perseguita con impegno e solidarietà per una reale coesione sociale», ha aggiunto, porgendo anche le scuse più sentite a nome della comunità a Kebe, colpito da un’offesa che, ha ribadito, riguarda la dignità di tutti.
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