
Un’operazione dei carabinieri forestali ha portato alla scoperta e al sequestro di una vasta piantagione di cannabis sativa nell’Agro di Roccella Jonica, nascosta in un’area impervia e difficilmente accessibile. Due uomini sono stati arrestati in flagranza di reato con l’accusa di coltivazione di sostanza stupefacente a fini di spaccio.
L’intervento è stato condotto dai Nuclei Carabinieri Forestale di Roccella Ionica, Brancaleone e Locri, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Locri. Durante i controlli del territorio, i militari hanno individuato la piantagione, organizzata su più terrazzamenti e dotata di un sofisticato sistema di irrigazione a goccia per garantire la crescita delle piante.
L’area è stata tenuta sotto costante monitoraggio attraverso riprese e pattugliamenti mirati. Proprio durante uno di questi servizi i carabinieri hanno sorpreso i due uomini all’interno del sito, intenti a recidere i germogli più maturi e a riporli in grandi sacchi neri. L’immediato intervento ha permesso di bloccarli e sequestrare l’intera piantagione: 162 piante di cannabis, una bilancia meccanica e strumenti per la potatura.
Novantacinque piante sono state distrutte sul posto, mentre le restanti – intere e già mature – sono state poste a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il narcotest ha confermato la presenza di THC, principio attivo della marijuana.
Il Tribunale di Locri, su richiesta della Procura, ha convalidato gli arresti e disposto per entrambi i soggetti la misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’operazione si inserisce nell’attività di contrasto delle coltivazioni illegali che spesso trovano rifugio nelle zone rurali e montane, sfruttando l’isolamento e la difficoltà di accesso per sottrarsi ai controlli delle forze dell’ordine.
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