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"Usciremo a riveder le stelle" anche a Reggio Calabria

«Fatti non foste a viver come bruti…» uno dei più celebri versi della Divina Commedia aprirà insieme alle terzine dell’Inferno che lo contengono e lo precedono, la lettura domestica dell’opera del Sommo Poeta a Reggio Calabria.

L’iniziativa, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune, rientra negli eventi organizzati in tutta Italia per il “Dantedì”, l’appuntamento voluto dal Ministero per i Beni e le attività culturali per aprire le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

L’appuntamento è per le 12, orario in cui siamo tutti chiamati a leggere Dante e a riscoprire i versi della Commedia. Per l’evento reggino sono state scelte tre terzine per ciascuna delle tre cantiche, un omaggio alla cultura numerologica di Dante che nel numero 3 vedeva un rimando simbolico alla trinità cristiana, alla perfezione e alla conoscenza mentre nel suo quadrato, il 9, Dante omaggiava il cambiamento e l’invenzione. L’Inferno sarà rappresentato col celebre passo citato di Ulisse (Canto XXVI), cui succederà il VI° canto del Purgatorio in cui Dante si duole della «Serva Italia di dolore ostello» e infine verranno lette tre terzine dell’VIII° canto del Paradiso in cui viene citata la fortezza reggina di Catona. Le celebrazioni proseguiranno durante tutta la giornata sui social, con pillole, letture in streaming, performance dedicate a Dante, hashtag ufficiali #Dantedì e #IoleggoDante.

L’iniziativa di Reggio Calabria è la riconversione di un’iniziativa ipotizzata diverse settimane fa dall’assessore alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale Irene Calabrò. Nella versione “Avanti Virus” si sarebbe dovuta svolgere nel salotto della biblioteca comunale, quella villetta De Nava che custodisce alcuni volumi di grandissimo pregio fra i quali proprio un’edizione della Divina Commedia che risale a 100 anni fa. Si tratta per l’esattezza della 445esima di 1000 copie commissionate dall’istituto nazionale dantesco di Milano nel 1921 in occasione del sesto centenario della morte di Dante Alighieri arricchite con le splendide e visionarie litografie dell’artista toscano Amos Nattini. L’opera fu regalata al letterato reggino Gennaro Giuffré e tramite lui confluì nel fondo che impreziosisce oggi il patrimonio della biblioteca comunale.

Da un toscano all’altro, la storia si ripete. Se cento anni fa fu il pennello di Nattini a dare colore ai versi del sommo poeta oggi sarà il violino del maestro livornese (ma “regginissimo” d’adozione) Fulvio Puccinelli a far vibrare l’emozione. Sarà lui infatti insieme al maestro pianista Pino Puntorieri ad accompagnare la lettura dei versi fatta dalla figlia Cecilia con una piccola sorpresa finale che risulterà certamente gradita al pubblico reggino.

Le drastiche misure di contenimento dell’epidemia se hanno impedito la realizzazione fisica dell’evento alla De Nava sono state l’occasione per stimolare la creatività e generare questo esperimento chiamato “virtual Dantedì” in cui i singoli partecipanti (i Puccinelli e Pino Puntorieri) hanno realizzato dei semilavorati assemblati poi dall’operatore video Antonio Melasi. Il prodotto finito sarà quindi pubblicato oggi sulla pagina Facebook istituzionale del Comune di Reggio Calabria, https://www.facebook.com/comunerc/ . «Questa proposta artistica – dice in una nota l’assessore Irene Calabrò – vuole essere un antivirus sociale per aiutarci a resistere in questa lunga guerra di trincea in cui ciascun cittadino è chiamato responsabilmente a fare la propria parte per uscire nuovamente insieme a riveder le stelle».

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