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L'uomo custode e non proprietario del Creato: la preghiera dei bimbi di Reggio

Un anniversario a cifra tonda per una ricorrenza che quest’anno ha un sapore amaro. Si celebrano (o commemorano?) oggi i 50 anni dell’Earth day, la Giornata Mondiale della Terra. Un evento di allarme locale diventato poi un momento fortemente identitario dell’Onu che, anno dopo anno, ha coinvolto nazioni e comunità territoriali in ogni angolo del globo per diffondere l’urgenza di una giusta coscienza ecologica. Adesso il nesso oscuro tra pandemia di Coronavirus e degrado ambientale ha rilanciato con drammaticità la ricorrenza e l’impegno a una reale responsabilità ormai urgente e improcrastinabile.

Le azioni individuali imposte dalla quarantena hanno dimostrato l’importanza del protagonismo degli individui come singoli e come membri delle collettività di appartenenza. Per tale motivo l’amministrazione comunale di Reggio Calabria ha fatto propria la proposta di un gruppo di professionisti finalizzata a sostenere e condividere via social i giusti valori ambientali e civili di riferimento. L’Assessorato alla Valorizzazione del Patrimonio culturale del Comune di Reggio Calabria si è così fatto promotore di una lettura condivisa della preghiera che Papa Francesco ha posto a conclusione della sua enciclica Laudato Si’ scritta nel 2015. Un gruppo di bambini ha interpretato e rilanciato le parole genuine e accorate del Pontefice a favore della salvaguardia del Creato.

Parole molto apprezzate anche da personalità non cattoliche se non addirittura dichiaratamente atee ma che si sono riconosciute nella sincera tensione umana ed ecologista che anima la Laudato Si’, un’enciclica che meriterebbe di essere letta oggi più che mai non solo per l’amore per la natura ma soprattutto per la visione diversa che fa dell’uomo «custode (e non proprietario) del creato».

L'Enciclica di Papa Bergoglio è capace di coniugare una visione integrale dell’ecologia con la giustizia sociale verso i poveri e l’impegno attivo nella società. Le note musicali dei maestri Fulvio Puccinelli al violino e Pino Puntorieri al pianoforte fanno da colonna sonora ed emozionale alla lettura dei bambini, i migliori interpreti con la loro genuina fragilità e semplicità del pensiero leggero del Papa. Il tutto è stato sintetizzato dalla regia audio e video del creativo Antonio Melasi. L’opera, pubblicata sui canali social ufficiali del Comune, vuole rappresentare un invito al consolidamento del senso di comunità nel momento in cui si prepara la ripartenza.

«Questa nuova proposta creativa condivisa – ha affermato l’assessore Irene Calabrò – vuole costituire un primo passo per prepararci nel modo giusto all’uscita dalla quarantena. È una sfida profondamente culturale. Deve esserci la consapevolezza che occorre ripartire con un’attenzione nuova e reale verso l’ambiente perché come ci ricorda l’hashtag ufficiale dell’evento (#OnePeopleOnePlanet) abitiamo tutti nella stessa casa comune».

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