Soli ad affrontare un ostacolo che apre scenari oscuri sul loro futuro occupazionale. I circa 150 lavoratori che operano nelle strutture residenziali psichiatriche danno voce alla preoccupazione. Tornano a manifestare per chiedere risposte. Dopo la bufera giudiziaria che ha portato nova indagati tra i vertici dell’Asp e del Dipartimento di salute mentale della Regione la situazione è di fatto paralizzata.
La Procura ha ritenuto illegittimi i pagamenti alle cooperative non accreditate, praticamente quasi tutte e così per evitare di reiterare il reato contestato di abuso di ufficio, si sono interrotte le erogazioni. Ma in verità denunciano i rappresentanti del Coolap, il coordinamento che abbraccia i lavoratori delle cooperative, «per via dei ritardi e degli iter farraginosi degli enti i pagamenti sono fermi da maggio.
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