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La Corte dei conti dice stop al piano di riequilibrio, dissesto sempre più vicino per Reggio

Il Comune di Reggio - foto Attilio Morabito

Comune di Reggio sull'orlo del baratro. Il dissesto finanziario è sempre più vicino perché la Corte dei Conti a Roma nella riunione di stasera ha confermato sostanzialmente quanto stabilito dalla Corte Costituzionale sul piano di riequilibrio. Nubi nere si addensano su Palazzo San Giorgio ma il sindaco Giuseppe Falcomatà spera in un aiuto estremo del governo.

Tutto è partito a febbraio scorso quando la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma che consentiva il ripiano dai debiti in 30 anni puttosto che in 10. Dopo pochi giorni la Corte dei Conti Calabria ha dichiarato inefficace il piano stesso e ha contestato una serie di operazioni non in linea. Entro il 30 aprile deve arrivare la decisione. Scadrà infatti il termine per l'approvazione del bilancio.

«Gli intendimenti manifestati al termine dell’odierna riunione della Sezione Autonomie della Corte dei Conti determinano una condizione che non risolve la situazione relativa al bilancio del Comune di Reggio Calabria, né degli altri Comuni italiani in regime di piano di riequilibrio trentennale». Lo dichiara, in una nota, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, commentando gli esiti dell’odierna riunione della Sezione Autonomie della Corte dei conti.

«L'interpretazione estesa dalla Corte - aggiunge il Primo cittadino - di fatto continua a determinare l’insostenibilità dei piani di riequilibrio di tante Città italiane, compresa la nostra, confermando quanto già sancito dalla sentenza della Corte costituzionale dello scorso 14 febbraio che ha reso inefficace la rimodulazione trentennale dei piani di riequilibrio per il rientro dai debiti prodotti dalle passate gestioni amministrative. Nonostante le buone intenzioni manifestate dal Governo, dunque, le criticità già emerse non sono cambiate».

«Continuiamo quindi a interloquire con l’Esecutivo - dice ancora Falcomatà - nella consapevolezza che, come è accaduto anche recentemente con altri Enti alle prese con piani di rientro, il Consiglio dei Ministri ha tutti gli strumenti per scongiurare il default finanziario di Reggio Calabria e di tanti altri Comuni italiani. Nei prossimi giorni ci confronteremo quindi con il Governo per verificare la persistenza della volontà politica a risolvere la situazione».

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