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L'Atam di Reggio prova il rilancio: dati confortanti su chi paga il biglietto del bus

Corrono insieme l'Atam e lo sviluppo turistico della città. Non si può pensare a un'evoluzione turistica della città senza un efficiente sistema pubblico di trasporto e per questo motivo l'Atam, dopo avere visto in faccia la morte (leggi: il fallimento), si sta attrezzando per rispondere alle prossime sfide che la città le chiede di vincere.

Di questo, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, si è discusso in un incontro organizzato dal Touring Club a Palazzo Zani con l'amministratore unico dell'Atam Francesco Perrelli e l'assessore comunale Giuseppe Marino, i quali si sono dimostrati attenti osservatori della realtà ma con un occhio già rivolto al futuro.

Perrelli ha tranquillizzato il pubblico garantendo che l'Atam «oggi poggia su solide basi. Certo c'è il debito che grava sul bilancio ma entro il 2022 sarà completato il completo risanamento dell'azienda». Insomma, il peggio è alle spalle e gli autobus dell'Atam non sono più considerati «un mezzo per sfigati» ma passano con buona frequenza, sono quasi puntuali e a bordo offrono anche l'aria condizionata.

Un dato è anche di portata storica: a Reggio, oggi, si paga il biglietto per salire su un bus. L'ha comunicato Perrelli: «Siamo in linea con il resto d'Italia. Qualche punto percentuale in meno rispetto al Nord ma nettamente avanti rispetto ai dati delle altre città del Sud». Un brandello di civiltà che inizia a farsi luce anche a queste latitudini.

L'Atam, inoltre, si è dotata di una moderna e apprezzata App che agevola tantissimo gli utenti.

 

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