Il dissesto finanziario del Comune di Reggio è davvero dietro l'angolo. Per ora non c'è nulla che si può fare e non ci sono margini di manovra. Dopo la pronuncia della Consulta che ha dichiarato incostituzionale il decreto dello scorso anno con il quale si era consentito il rientro dai debiti in 20 anni, adesso il fascicolo tornerà alla Corte dei Conti calabrese che nei prossimi giorni dichiarerà inefficace anche il secondo piano di riequilibrio di Palazzo San Giorgio.
Poi non resterà che attendere decisioni politiche locali e governative (questa volta nella speranza che non contrastino con principi costituzionali in tema di bilancio pubblico). E mentre il sindaco per l'ennesima volta ha interessato della questione l'Anci le prime misure che serviranno a prendere tempo sono contenute nel Decreto Rilancio in fase di conversione: la prima è lo slittamento del termine di approvazione del bilancio che è stato già prorogato al 31 di luglio; l'altra è la sospensione del monitoraggio della Corte dei Conti sui piani di riequilibrio.
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